Terapia fotodinamica convenzionale

Cos’è?

La terapia fotodinamica convenzionale viene eseguita presso l’ambulatorio del dermatologo e consiste nell’applicazione di un farmaco in crema contenente un principio attivo che si attiva con la luce di una lampada, per questo detto fotosensibilizzante.

La crema, una volta attivata, è in grado di distruggere in modo selettivo le cellule delle lesioni di cheratosi attinica presenti nel campo di cancerizzazione. La terapia fotodinamica convenzionale è adatta per il trattamento di lesioni di grado I o II anche estese su una zona ampia.

Il trattamento si effettua in un’unica sessione.

Come si effettua?

Prima di effettuare il trattamento il dermatologo riduce le croste e le squame palpabili delle lesioni da trattare. Con il peeling chimico, ad esempio, il dermatologo sfrutta la capacità desquamante di alcune sostanze. Un altro metodo è il curettage che consiste in una desquamazione delicata eseguita meccanicamente.

Applicazione della crema

Il dermatologo applica la crema contenente la sostanza fotosensibilizzante, ancora non attivata, nella zona da trattare.

Quantità, superficie e per quanto tempo

La zona da trattare viene coperta con un bendaggio occlusivo per 3 ore.

Viene tolto il bendaggio e la zona da trattare viene pulita con soluzione fisiologica, quindi l’area viene esposta alla luce di una lampada rossa che attiva la sostanza fotosensibilizzante. Durante l’irraggiamento non è necessario proteggere la pelle sana che circonda la lesione. Il tempo di irraggiamento può variare sulla base del tipo di lampada utilizzato.

Visita di controllo

Per valutare l’efficacia della terapia è necessario un controllo dermatologico dopo 3 mesi. Per qualsiasi dubbio o approfondimento rivolgiti al tuo dermatologo di fiducia.

Cosa comporta?

Possono verificarsi effetti collaterali come dolore e bruciore della pelle che, solitamente, si avvertono al momento durante l’esposizione alla luce rossa o subito dopo, tali sintomi durano poche ore e si risolvono il giorno stesso del trattamento. Possono insorgere anche: eritemi, rigonfiamenti della pelle (edemi), prurito, desquamazione e croste.

Per precauzione, è consigliabile evitare di esporre al sole le zone delle lesioni trattate e la pelle circostante per circa due giorni dopo il trattamento.

Per qualsiasi dubbio o approfondimento rivolgiti al tuo dermatologo di fiducia.

Sei un dermatologo?

Entra a far parte del nostro Network di dermatologi! Forniscici le informazioni utili per un primo contatto con i pazienti.Iscriviti

Torna in alto